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TALENT: BARBARA BONANNI

INTERESSI: SPETTACOLO – FASHION

ATTIVITÀ: MANAGEMENT E CURA IMMAGINE DAL 2020

Romana, attrice, amante dell’arte. Barbara Bonanni ha iniziato a recitare per caso: aveva 20 anni, stava frequentando l’Istituto Europeo di Design IED, amava dipingere e lavorava principalmente nella moda. Un giorno decide di partecipare a un’audizione teatrale: nell’entrare in scena inciampa e cade distesa sul palco. Risultato? La produzione decide di scritturarla per tre spettacoli!

Barbara capisce che la recitazione è la sua strada e affianca al lavoro a teatro lo studio presso la scuola Training Acting Studio. Debutta sul palcoscenico nel 1999 con ” I NewYorkesi “, testo tratto dal film di Woody Allen “Manhattan”, con la regia di Attilio Corsini.

Tra i suoi lavori più importanti, la parte in “Barbara”, nel 2003, una commedia di Angelo Orlando, con Valerio Mastandrea e Rolando Ravello.

 Il cinema arriva nel 2001, e c’è di mezzo ancora una caduta: Barbara inciampa davanti al regista di “Paz!”, Renato De Maria, e ottiene la parte di Anna nel film. Recita poi in diversi film: “Piovono mucche”, “Notturno bus”, “Il siero della vanità”, “Sfiorati”, “Cara ti amo”.

 Nel 2001 arriva anche la televisione con un ruolo in “Un posto al sole”. Negli anni successivi partecipa a molte fiction: “La squadra” (dove interpreta una donna che subisce violenza, uno dei ruoli più impegnativi della sua carriera),  “Distretto di Polizia”, “Doppio agguato”, “La dottoressa Giò”

Barbara Bonanni non ha mai smesso di dipingere e, ogni tanto, partecipa anche adesso a qualche mostra. 
Ma la sua vena artistica non è ancora esaurita: ama tantissimo scrivere. Ha già pubblicato un libro, “Pensieri di carta”, una raccolta di scritti a metà strada tra il diario personale e riflessioni più generali riguardanti la vita, e ne ha un altro pronto, un romanzo autobiografico. Scrive anche sceneggiature e format televisivi.

 Ha ereditato dal papà, che la portava in moto fin da piccola, una sconfinata passione per i motori, sia automobili che motociclette.

 Fino a 15 anni ha praticato nuoto agonistico e lo ha abbandonato soltanto perché la sua vena artistica è più forte della sua passione sportiva ma ancora oggi adora nuotare.

                         

 

Foto ©Valentina De Meo